In molti l’hanno definita la pandemia silente: il profondo impatto sulla nostra psiche che la pandemia da Covid-19 ha avuto e continuerà ad avere.

La paura del contagio, lo sconvolgimento delle abitudini sociali e i consistenti cambiamenti hanno coinvolto tutti, causando in molti individui profonde alterazioni del tono dell’umore.

Da una metanalisi su 48 studi scientifici, condotta dai ricercatori dell’Università del Queensland e pubblicata sulla rivista The Lancet, è emerso che nel 2020 sono stati registrati 53 milioni di casi di Depressione maggiore in più nel mondo, un aumento del 28%.

Inoltre l’insorgenza dei disturbi affettivi e il peggioramento delle condizioni psichiche critiche preesistenti hanno interessato in maniera abbastanza trasversale tutta la popolazione. L’incidenza di depressione e ansia negli adolescenti è raddoppiata rispetto a prima della pandemia.

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics, 1 adolescente su 4 presenta sintomi clinici legati alla depressione.

A questi si aggiungono le donne, che più di frequente hanno dovuto affrontare un maggior carico nella gestione della vita domestica e lavorativa. E ancor più spesso sono state vittime di episodi di violenza perpetuata nei loro confronti.

Lo stress, l’alto carico emotivo, gli orari estenuanti e la preoccupazione di contrarre l’infezione e trasmetterla ai propri familiari hanno messo a dura prova anche la salute mentale dei sanitari.

Come si manifesta la depressione e cosa provoca

Ciò che distingue i Disturbi dell’Umore, categoria diagnostica in cui rientrano i Disturbi Depressivi, da una condizione passeggera di tristezza e sconforto è in primis la durata: è necessario, per poter parlare di condizione patologica, che l’alterazione sia duratura nel tempo e che interferisca negativamente con il normale svolgimento delle attività quotidiane dell’individuo.

Ciò che rende la depressione una condizione altamente disfunzionale è la sua multifattorialità, che fa sì che sia il corpo sia la sfera emotiva del paziente vengano interessate.

In questo periodo pandemico, dopo aver preso consapevolezza del pericolo del virus e dopo l’iniziale periodo di smarrimento, gli individui hanno cercato di reagire, facendo leva sulla propria competenze emotiva. Tuttavia, in tanti si sono trovati a vivere una situazione più grande di loro e la speranza ha spesso lasciato spazio alla frustrazione, alla delusione e talvolta alla rabbia.

Ciò ha costituito un terreno fertile per lo sviluppo e l’acutizzazione di patologie psichiche come la depressione, che si presenta prevalentemente con umore depresso per la maggior parte della giornata, perdita di interesse per attività che in precedenza erano considerate attrattive, insonnia o ipersonnia persistente, ideazioni suicidarie, tentativi di suicidio, alterazione dell’appetito, diminuzione della concentrazione e dell’attenzione, astenia.

Inoltre, la depressione è strettamente correlata all’ansia e, per questo, a livello fisico si riscontra una sintomatologia simile: tachicardia, derealizzazione, depersonalizzazione, nausea e vertigini.

Trattare la depressione da Covid

La grave sofferenza collettiva causata dal Covid e i numerosissimi casi di depressione originatasi in questo periodo avranno purtroppo conseguenze negative per un lungo periodo e ne stiamo già riscontrando i primi drammatici effetti.

La letteratura scientifica afferma infatti che soffrire di depressione durante l’infanzia e l’adolescenza porta a esperire una salute peggiore da adulti e comporta maggiori difficolta relazionali, comportamenti devianti e altre problematiche.

Generalmente la cura della depressione può comportare un duplice intervento: un trattamento psicoterapico con lo Psicologo spesso associato a una terapia farmacologica.

Durante la Psicoterapia il paziente viene accompagnato nel prendere coscienza dei pensieri che aggravano la sua malattia, l’origine della stessa ma più di ogni altra cosa viene accompagnato nell’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali al suo superamento.

In aggiunta, essendo la depressione un disturbo che ha elevate possibilità di incorrere in recidive, il terapeuta aiuta il soggetto a lavorare sull’eventualità che si verifichino ricadute nel tempo.

La terapia farmacologica prevede invece diverse tipologie di farmaci antidepressivi – antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, modulatori della trasmissione noradrenergica e serotoninergica, ecc. – il cui utilizzo dipende dall’entità e dalle caratteristiche della forma depressiva che affligge la persona.

Rinascere e rifiorire

Ripartire e lasciarci alle spalle un momento complicato come quello che stiamo vivendo è importante.

Se hai difficoltà nell’affrontare la tua quotidianità e senti di aver bisogno di un aiuto concreto per riprendere il controllo della tua vita, contattami e fissiamo un appuntamento per parlare del tuo dolore e delle difficoltà che provi.

Bibliografia

  • Racine N., McArthur B. A., et al., Global Prevalence of Depressive and Anxiety Symptoms in Children and Adolescents During COVID-19, JAMA Pediatrics, 2021
  • Santomauro D. F., Mantilla Herrera A. M, et al., Global prevalence and burden of depressive and anxiety disorders in 204 countries and territories in 2020 due to the COVID-19 pandemic, The Lancet, 2021
  • Taquet M., Holmes E. A., et al., Depression and anxiety disorders during the COVID-19 pandemic: knowns and unknowns, The Lancet, 2021