Quando l’amore fa male: le relazioni tossiche
Nella nostra quotidianità diamo naturalmente vita a diversi tipi di relazioni interpersonali. Ma i rapporti che stabiliamo con gli altri non sono sempre funzionali al nostro benessere.
Spesso ci troviamo imbrigliati in legami improduttivi e dannosi, le cosiddette relazioni tossiche. Vediamo insieme cosa sono, come affrontarle e come uscirne.
Cos’è una relazione tossica?
Una relazione si definisce tossica nel momento in cui le dinamiche tra le persone coinvolte in essa diventano disfunzionali.
Le relazioni tossiche non si limitano alla vita di coppia, ma ci si può trovare impelagati in un rapporto non sano anche in altri contesti, come ad esempio quelli amicali o lavorativi.
I legami tossici ci avvelenano lentamente e minano il nostro equilibrio psichico, alla stessa maniera di quando assumiamo delle sostanze tossiche.
Molto spesso finiamo per trovarci coinvolti in relazioni che ci fanno soffrire e dalle quali non riusciamo a liberarci. Imparare a riconoscerle è il primo passo da compiere per potersi proteggere.
Come riconoscere una relazione tossica?
Coloro che sono vittime di relazioni tossiche hanno solitamente l’impressione di non riuscire a essere sé stessi in presenza dell’Altro e spesso si sentono tristi, insoddisfatti e frustrati.
Per comprendere se ci si trova all’interno di una relazione tossica, può bastare porsi delle domande:
- Sei sempre in ansia quando ti relazioni a quella determinata persona?
- Anteponi i suoi bisogni e desideri ai tuoi?
- Rinunci spesso a imporre la tua volontà?
- Credi di non poterti esprimere liberamente all’interno della relazione?
In pratica, se il tuo rapporto con l’Altro ti causa sofferenza è probabile che la relazione che stai vivendo sia tossica.
Come interrompere una relazione tossica?
Interrompere una relazione tossica non è semplice, soprattutto quando il legame è consolidato e gli schemi relazionali sono già definiti.
Non è facile comprendere come gestire il legame interpersonale. Ciascun rapporto umano è unico in quanto ognuno di noi ha una propria modalità relazionale, di cui quasi mai siamo consapevoli, e la accomoda nel momento in cui viene a contatto con le caratteristiche dell’Altro.
Aggiustare il tiro in una relazione che è diventata fonte di sofferenza non è semplice, occorre analizzare e comprendere cosa non ha funzionato nell’incontro con la persona con la quale abbiamo stabilito un legame.
E non sempre si può porre rimedio a una situazione che nel tempo è diventata ingestibile e dannosa. Spesso la soluzione migliore è lasciare andare, rompere il legame e troncare la relazione.
Come può esserci di aiuto lo Psicologo?
Acquisire consapevolezza dello stato di salute delle nostre relazioni non è semplice. Quando si è coinvolti emotivamente diventa difficile analizzare gli elementi disfunzionali. E tentare di correggerli è ancora più arduo.
Comprendere che c’è qualcosa che non va è relativamente semplice, mettere a fuoco cos’è che non funziona richiede uno sguardo distaccato e, soprattutto, competenze specifiche.
Rivolgersi allo Psicologo può essere utile per riuscire a valutare la situazione e a leggerla alla luce delle risorse psichiche che si hanno a disposizione.
Col suo aiuto si può lavorare sulla problematica relazionale, dove possibile. O, se necessario, ci può aiutare a lasciare andare l’Altro.
Perché non sempre le cose si aggiustano e spesso ci attacchiamo all’idea di tenerle unite perché non ci sentiamo in grado di affrontare il vuoto che lasceranno.
Parliamone
Se pensi di essere intrappolato in una relazione che non ti gratifica, che ti causa sofferenza e ti fa star male, parliamone insieme.
Contattami per fissare un appuntamento e analizziamo insieme la situazione per ritrovare il benessere.
Bibliografia
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- Gayol G. N., Il copione della codipendenza nella relazione di coppia. Diagnosi e piano di intervento, a cura di Fornaro A., Ed. Alpes Italia, 2015
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- Guerreschi C., La Dipendenza Affettiva. Ma si può morire anche d’amore?, Ed. Franco Angeli, 2011
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